Under 16: Pallamano Trieste – Jolly Handball 28 -12
Il derby di ritorno, giocato al Palachiarbola, vede i padroni di casa partire a rilento mentre la Jolly sembra voler dimostrare di aver archiviato la sconfitta di Oderzo. I ragazzi di Campoformido trovano le giuste soluzioni in attacco segnando sia in penetrazione che da fuori, giocando alla pari del Trieste per 11 minuti (4-4). Schina chiama timeout per gli alabardati e da quel momento cambia volto la partita: Trieste passa alla difesa 5-1 sfruttando la velocità di Busdon che punisce gli ospiti in contropiede; la Jolly affretta le conclusioni non cercando con pazienza i giusti spazi facilitando gli interventi di Capuzzo che si è dimostrato ancora una volta un ottimo portiere. Il primo tempo scivola via concludendosi sul 15-7, senza che la Jolly riesca a rialzarsi. Nemmeno nel secondo tempo c’è una reazione da parte dei ragazzi di mister Orioli che approfitta per dare spazio anche alla panchina e provare diverse soluzioni. Ma l’attacco è poco convinto quando arriva al tiro segnando troppo poco mentre in difesa qualche distrazione di troppo consente vita facile agli alabardati in diverse occasioni, i quali chiudono l’incontro sul 28-12. I complimenti vanno al Trieste poichè ha dimostrato di essere una squadra che sa imprimere il suo gioco in ogni situazione e con grande velocità meritando il primo posto in classifica a punteggio pieno. Il rammarico in casa Jolly rimane non per la sconfitta in se, ma per come è maturata. Infatti non c’è stata quella reazione voluta dagli allenatori, è mancata la voglia di giocarsela fino alla fine pur sapendo che chi ti sta davanti è più forte. Ma bisogna guardare anche il bicchiere mezzo pieno, ovvero le buone giocate dei singoli, sia dei più “esperti” che degli ultimi arrivati. Ora bisogna archiviare la pratica, imparare dalla sconfitta e mettere anima e corpo in allenamento perchè c’è un secondo posto in classifica da andare a riprendere. E già venerdì arriva il CUS Venezia a Campoformido: vietato sbagliare per i jollini che vengono da un momento difficile ma che hanno già dimostrato di essere una squadra che si sacrifica per i propri obiettivi. Grazie al solito folto gruppo di genitori/supporters che ha incitato i ragazzi fino a fine partita, un sostegno fondamentale per far capire agli atleti quanto credano in questa squadra.
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